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Acquacoltura: un importante aiuto dai droni

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I droni diventano strumenti utili per gli allevamenti in acquacoltura, con particolare attenzione alla sostenibilità e agli sprechi.

Si parlerà delle loro potenzialità durante la sesta edizione di AquaFarm. Si tratta della fiera di settore più importante nel Mediterraneo e nel Sud-Europa organizzata da Pordenone Fiere con le associazioni Api e Ama. Sarà un’ottima occasione per mostrare come spesso i droni svolgano attività di controllo e monitoraggio fondamentali per gli allevamenti marini, semplificando le più classiche attività dei sommozzatori.

Vi abbiamo già accennato ad alcune attività dei droni svolte a supporto dell’acquacoltura e degli allevamenti marini, così come in riferimento allo studio e alla salvaguardia dei fondali. Leggete anche “Allevamento di pesci: drone per distribuire cibo”.

Il ruolo dei droni nell’acquacoltura

Molteplici sono le operazioni che i droni possono svolgere a supporto delle attività di acquacoltura. Le principali riguardano le ispezioni degli allevamenti grazie a sensori sempre più sofisticati. Ma i droni diventano fondamentali anche per la conta dei pesci presenti nelle gabbie ancorate al largo.

In questo caso specifico, la precisione che contraddistingue i dati forniti dai droni permette di limitare lo spreco di mangime. Tutte queste attività risultano decisamente più semplici e precise se effettuate con i droni piuttosto che con metodi empirici o con la presenza fisica di sommozzatori.

I droni possono contribuire alla buona riuscita delle attività di acquacoltura anche attraverso l’analisi delle acque. Sono infatti in grado di verificare l’ossigenazione, la torbidità e l’eventuale presenza di sostanze nocive. Sulla base dei dati ottenuti sarà quindi semplice intervenire con strumenti di purificazione delle acque in modo mirato. Tutto ciò permetterebbe una resa più efficiente dei sistemi di allevamenti marini con un impatto ambientale veramente ridotto.

I sensori per l’acquacoltura permettono addirittura di simulare le condizioni di un determinato allevamento creandone un vero e proprio modello digitale. Sarà così possibile capire come si evolveranno specifiche situazioni e pianificare opportuni interventi risolutivi in modo da essere pronti tempestivamente qualora la situazione si verificasse nella realtà. Insomma, una tecnologia all’avanguardia per un settore dalle grandi tradizioni.

 

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